RECENSIONE STRANO CHE TU ME LO CHIEDA


Mai giudicare un libro dalla copertina? Bhe in questo caso dalla copertina, che è la cosa che mi ha colpito di questo libro pensavo in qualcosa di più invece questo libro ha deluso le mie aspettative.

La storia ha di per se del potenziale ma non mi è piaciuto il modo in cui è stat sviluppata, trovo che i continui flashback, il continuo passare dal passato al presente crei semplicemente uno stato di confusione al punto che spesso mi risultava difficile capire quando la storia si svolgesse al passato e quando invece facesse riferimento al presente.

Per certi versi mentre leggevo la storia mi ha fatto pensare ai 7 mariti di Evelin Hugo ma a parte qualcosa le due storie sono a livelli completamente differenti.

Sinceramente cio che ha reso pesante questa lettura non è nemmeno tanto lo stile dell’autrice quando la protagonista, non so sinceramente come come io sia riuscita a finire questo libro, è stata la forte curiosità di sapere come andasse a finire ( che poi il finale per me è comunque un grandissimo meh) Chani è il suo nome, una scrittrice a cui viene proposto l’incarico della vita ossia intervistare la celebrità del momento Gabe Parker da poco scelto per il ruolo di James Bond e lo fa talmente bene che diventerà famosa proprio per questa intervista al punto che per tutto il libro lei stessa si chiede se tutto cio che ha costruito avrebbe avuto lo stesso successo senza quella singola intervista.

Il problema è che a qualcuno potrebbe anche risultare simpatica ma personalmente l’ho trovata insopportabile, sempre a fare la vittima della situazione cosa che avrei voluto dirle che le cose si fanno in due, insicura a livelli allucinanti un attimo prima e due secondi dopo non perde un attimo per andarci a letto insieme, tenta di dare sempre le colpe a Gabe che avrà anche le sue colpe poverino ma almeno ci ha provato e lei li sempre pronta a scappare.

Comunque la storia si articola a distanza di 10 anni quando le viene riproposto di intervistare Gabe e anche qui lei indecisa al massimo se accettare o meno ( e io le avrei dato una botta in testa e le avrei detto di non pensarci due volte, come nn ci ha pensato due volte a tornare a new york dall’ex fidanzato che l’ha sempre trattata malissimo, e questo è stato un altro punto che mi ha fatto venir voglia di chiudere il libro).

Mi dispiace molto averne parlato in modo molto negativo ma davvero salvo Gabe ( a tratti) non riesco a farmi venire in mente cose positive ahahaa

Pubblicato da ilviaggiodilessia

Ciao, mi chiamo Alessia e nella vita leggo (e anche tanto); il viaggiodilessia nasce circa un anno fa su instagram per convidere con gli altri la mia passione per la lettura.. Benvuto!