Recensione ”La lingua delle spine”



Una raccolta di storie, ecco cosa ci viene presentata in questo libro, 6 racconti,  ricchi di atmosfera, pieni di tradimenti, vendette, sacrifici e amore.

Nel primo racconto ci viene presentata la storia di Ayama, cresciuta all’ombra di una sorella bellissima e piena di doti e lei mediocre, sin da piccola nascosta dalla famiglia e relegata ai lavori domestici, viene “sacrificata” dalla famiglia come messaggera del re, nei boschi del paesino vive infatti una bestia che si diverte a uccidere e a rovinare i raccolti. 

Una volta raggiunta la bestia quest’ultima chiede ad Ayama di raccontarle una storia, se la storia gli farà provare qualcosa di diverso dalla rabbia allora la giovane sarà libera di andare. 

Cosi Ayama inizia a raccontare una storia e in ogni storia aggiunge anche qualcosa di se.

Una volta raccontata la storia, la bestia la lascia libera e lei torna al villaggio tra lo stupore della gente.

La giovane sarà l’unica che andrà oltre le apparenze e si fiderà della bestia.

Nel secondo racconto, protagonista una volpe, definita brutta da tutti ma tanto astuta da riuscire in piu occasioni a salvarsi la vita.

I problemi iniziano quando in paese arrivano un uomo e sua sorella e gli animali iniziano a scomparire e allora la volpe inizierà ad indagare per capire chi sia il colpevole.

E in questo caso che capira che non bisogna mai fidarsi delle apparenze.

Nel terzo racconto protagonista è la giovane Nadya che vive in villaggio insieme alla sua famiglia, villaggio da cui spariscono giovani ragazze e non si capisce quale sia la causa ma soprattutto che fine facciano le giovani.

E la storia che mi è piaciuta di meno, non riuscivo a capire dove volesse andare a parere la scrittrice e l’ho trovata un po lenta.

Alla fine il finale svelera tutte le carte in tavola.

 Nel quarto racconto la protagonista Yeva, giovane donna sin dalla nascita bellissima a tal punto che in tanti provarono a portarla via dalla sua famiglia ma senza riuscirci. Con il passare del tempo aumentava anche la sua bellezza a punto che il padre la chiude in casa fino al giorno in cui decide di trovarle marito. 

Tra i giovani pretendenti si fa avanti anche il giovane Semyon, sara lui il fortunato??

Nel quinto racconto protagonista la giovane Clara e un orologiaio molto apprezzato perche le sue creazioni si pensava avessero qualcosa di magico.

Il giovane si invaghisce della ragazza e le costruisce uno schiaccianoci che le tenga compagnia ma Clara si attacchera molto all’oggetto a punto da voler scappare dalla realtà.

Ultima storia mi ha ricordato molto la sirenetta parla di due giovani appartenenti alla razza dei sildroher che usavano il canto per evocare le tempeste e proteggere le loro case, per tenere lontane dai loro mari le navi da guerra e le barche dei pescatori,per costruire i loro rifugi e raccontare le loro storie.

Ulla, sin dall infanzia, veniva scansata per via della sua pelle pallida e dei suoi strani occhi.

Tutto ha inizio il primo giorno in cui Ulla cantò con Signy, nella caverna riecheggiante della sala da concerto.

Ci insegnano a non desiderare ciò che non possiamo avere.

Devo ammettere che qualcuna piu e qualcuno meno queste storie mi sono piaciute davvero tanto, alcune mi hanno sorpresa in positivo, alcuni risvolti davvero del tutto inaspettati.

Pubblicato da ilviaggiodilessia

Ciao, mi chiamo Alessia e nella vita leggo (e anche tanto); il viaggiodilessia nasce circa un anno fa su instagram per convidere con gli altri la mia passione per la lettura.. Benvuto!