Recensione I nostri cuori perduti

Il mondo di Bird e Margaret dice l’autrice è esattamente il nostro mondo ed è per sommi casi cosi, per certi versi, è un mondo in cui l’odio e le discriminazioni regnano, dove bambini vengono strappati alle famiglie, gente non libera di camminare tranquilla per strada perche paura ha pauradi essere ammazzata, famiglie che vedono strapparsi i proprio cari, che fingono di non conoscersi per potersi salvare, è questo il mondo in cui vive Bird, un ragazzino la cui vita è segnata da una madre che viene accusata di essere una ribelle e che è costretta a scappare, a lasciare la famiglia per tenerla al sicuro, per salvarsi e per poter aiutare le tante famiglie che vengono ingiustamente separate. Bird e il padre dopo la scomparsa della madre hanno cancellato qualsiasi traccia del suo passaggio per poter condurre una vita quanto più normale possibile, ma potrà un ragazzino a fare a meno della mamma??No, ed è per questo che quando un giorno inizia per caso a trovare in giro indizi lasciati dalla madre che Bird decide di partire per New York alla sua ricerca.

È qui che la troverà, è qui che la madre gli racconterà tutta la verità sul perché è dovuta andare via, ma riuscirà a mettere da parte la sua missione e ricominciare una vita insieme al figlio!??Più leggevo questo libro più pensavo che il mondo raccontato qui non è poi così tanto un mondo di fantasia, che quelle che vengono raccontate sono scene che mai come ora sono sempre più presenti nelle cronache di vita quotidiana, racconta un America che toccata da una crisi inizia a prendersela con Cina che va sempre più innalzando il suo capitale, iniziando una campagna d’odio che porterà gli americani a prendersela con chiunque somigli un minimo a qualcuno di etnia cinese o che gli sia in qualche modo relazionato.

È un libro che ti porta a riflettere sul mondo in cui viviamo, è una lettura molto interessante anche a tratti l’ho trovata un pochino pesante, sul finale l’ho letto tutto d’un fiato perché la storia mi ha preso tanto e volevo sapere come andasse a finire.Per il finale un po’ aperto avrei voluto saperne di più però diciamo che di fondo ci sta, va interpretato.

Pubblicato da ilviaggiodilessia

Ciao, mi chiamo Alessia e nella vita leggo (e anche tanto); il viaggiodilessia nasce circa un anno fa su instagram per convidere con gli altri la mia passione per la lettura.. Benvuto!