RECENSIONE TRUE LIFE

TRAMA: 

Eve e Lemon hanno scoperto la verità su se stesse e l’una sull’altra. Sono cresciute legate da una solida amicizia, ma le recenti rivelazioni hanno messo in crisi il loro rapporto e le hanno allontanate (forse) per sempre. Ora però non c’è tempo per i rimpianti: l’intero Yousay è sull’orlo di una nuova guerra nucleare tra lo sciame della BioMaas Incorporated e l’esercito della Daedalus Technologies. Una situazione in cui nuove e vecchie lealtà saranno messe a dura prova, si formeranno improbabili alleanze e prenderanno corpo inaspettati tradimenti. E non è tutto, perché i sembianti sono determinati a impossessarsi di Libertas, il virus capace di liberare gli androidi dall’obbedienza alle Tre Leggi della robotica. E per farlo c’è bisogno sia di Ana Monrova, la ragazza rapita e conservata in animazione sospesa, sia della sua sembiante, Eve. Solo alla fine si scoprirà chi sono i veri eroi… e potrebbe essere davvero una sorpresa.

Siamo giunte al terzo e ultimo appuntamento di questa trilogia e che dire come ogni cosa ha i suoi punti di forza e punti di debolezza.

Partiamo da Lemon protagonista indiscussa di questo ultimo libro cosi come del precedente, trovo abbiamo avuto un gran bello sviluppo dal primo libro, passa da ombra a leader indiscussa di un gruppo che ha ben poco in comune😂 

Ha dimostrato nelle ultime pagine quanto alla fine sia nata per essere un capo, è lei che tiene insieme tutti.

Lei e Grimm sono una coppia che scoppia, penso che insieme siano adorabili.

Per quanto riguarda Eve invece anche qui la troviamo poco sempre schierata dal lato di suo fratello Gabriel riesce a redimersi solo nella parte finale a modo suo.

Tra i tre è quello che mi è piaciuto di meno a dirla tutta, ingrana molto nella parte finale dove finalmente vediamo un po di azione dopo un inizio lento che fa fatica a ingranare.

Personalmente ho fatto un po fatica a leggerlo proprio Perché lo trovavo un po lento, non succedeva molto, leggevo semplicemente perché ormai ero curiosa di capire come finisse lo ammetto pero devo dire che verso la fine  riesce a riprendersi, mi ha tenuta incollata con il fiato sospeso alle pagine non vedevo l’ora di finirlo per sapere ma allo stesso tempo non volevo finirlo.

Come primo approccio a Kristoff devo dire che è stato soddisfacente, è stato un bel viaggio e non vedo l’ora di leggere altro, chissà magari è giunto il momento di dare a Nevernight una seconda possibilità!

Pubblicato da ilviaggiodilessia

Ciao, mi chiamo Alessia e nella vita leggo (e anche tanto); il viaggiodilessia nasce circa un anno fa su instagram per convidere con gli altri la mia passione per la lettura.. Benvuto!