Recensione “Nel modo in cui cade la neve” di Erin Doom

In primis parto ringraziando la Salani editore per aver accettato di collaborare con me e per avermi omaggiato di una copia cartacea del libro.

Parto con il dire che quando ho letto la trama del libro ero pronta ad andare incontro al solito libro centrato sulla storia d’amore tra il classico ragazzo tenebroso pieno di problemi e la ragazza un pò sfigata appena arrivata in città, ma non è stato per nulla cosi, questo libro è molto di più e più andrete avanti con la lettura più ve ne acorgerete.

E’ una storia di perdita e rinascita, di consapevolezza, sapere di aver perso tutto ma arrivare alla consapevolezza che in realtà non è cosi, è riuscire nonostante tutto a ritrovare il proprio posto nel mondo, ritrovare quella famiglia che si credeva perduta.

E’ quello che succede ad Ivy quando perde il padre che per lei era il centro del suo mondo ed è costretta a lasciare la sua casa tra i boschi innevati del Canada, dove il padre si è trasferito anni prima per rifiugiarsi dai servizi segreti americani che lo cercavano per aver creato quella che veniva defintia un’arma, per trasferirsi a casa del suo padrino e del figlio che lei non ha mai conosciuto e che sin dall’inizio non la vede di buon occhio perchè la considera come una minaccia,Mason infatti ha paura che Ivy possa intromettersi nel rapporto che ha con suo padre, i due hanno sempre contato l’uno sull’altro sin dal momento in cui la madre del ragazzo li ha lasciati per dedicarsi alla sua carriera.

All’inizio Ivy fa difficoltà ad ambientarsi in questa nuova realtà, non riesce del tutto ad integrarsi, vorrebbe tornare alla sua vecchia vita, riavere suo padre ma sa che non può e quindi pian piano inizia ad accettare la situazione e a farsi dei nuovi amici, inizia ad assumere maggiore consapevolezza di se e a fare sempre più affidamento sulla figura di John.

il fulcro centrale della storia quindi non è la classica storia d’amore (che si ce ma viene delineata pian piano nel corso della narrazione, Mason e Ivy da un primo momento di odio iniziano pian piano a fare i conti con i propri sentimenti fino ad affidarsi l’uno all’altro) ma il rapporto di Ivy con il padre, la perdita di un genitore e l’accettazione della perdita, un viaggio all’interno della coscienza della ragazza che accetterà il suo dolore, imparerà a convivere con la perdita.

Ho trovato la scrittura dell’autrice molto fluida e scorrevole, nonostante ci siano state delle parti che avrei sviluppato meglio e che a tratti avevano una connotazione un pò surreale.

La storia mi ha toccato parecchio, non ho potuto fare a meno di immedesimarmi in Ivy, ho vissuto con lei il suo dolore, avrei voluto abbracciarla e dirle che sarebbe andato tutto bene, che alla fine con la perdita impari a conviverci e che il dolore non andrà mai via ma restano vivi nella mente e nel cuore i ricordi della persona scomparsa perchè come si suol dire “nessuno muore sulla terra finchè vive nel cuore di chi resta”.

Pubblicato da ilviaggiodilessia

Ciao, mi chiamo Alessia e nella vita leggo (e anche tanto); il viaggiodilessia nasce circa un anno fa su instagram per convidere con gli altri la mia passione per la lettura.. Benvuto!